Letterato torinese, fu soprintendente agli Archivi del Piemonte (1814). Scrittore politico ("Idea di una confederazione delle potenze d'Italia", 1791); autore di biografie, versi e scritti sull'arte militare, l'architettura e la lingua ("Dell'uso e dei pregi della lingua italiana", 1791/1792), in cui, tuttavia, lo Zannoni vedeva «sparsi i semi di quelle false opinioni, onde ai nostri dì maledetto s'è tanto ai vecchi accedemici, al Vocabolario, e fino alle ricchezze di nostra dolce favella».